
Edizioni Carmelitane | Textos para el Milenio
Diarios de Dachau: El clero en Dachau e Que su voz se oiga a través de la nuestra
Testi per un millennio, 12
Rafael Tijhuis, O. Carm., Albert Z. Urbanski, O. Carm. e Fernando Millán Romeral (a cura di)
2021,
I diari di due carmelitane sui loro anni nei campi di concentramento nazisti. Pubblicati in preparazione del 75º anniversario della liberazione dei campi nazisti. Ambos sobrevivieron ma quedaron impattidas por sus experiencias hasta su muerte.
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¿Por qué contar aquello? Ma devobemos hablar. Los muertos piden que hablemos affinché la sua voce se oiga a través de la nuestra. Si deseo hablar de Dachau. de los cinque anni che viví come prigioniero in Alemania, è precisamente nel suo nome; e anche nel professore Tito Brandsma, mio caro amico, fratello e compagno di prigione. Recordaré mentre viva l'ultima volta che lo vi, quando lo llevaba al Revier, l'ospedale del campo. Mi ha salutato con un "nos vemos pronto!", esaustivo, ma alegre como siempre.
QUE SU VOZ SE OIGA ATRAVÉS DE LA NUESTRA
Rafael Tijhuis (1913-1981)
Prima di stampare il presente opuscolo, lo farò a due dei miei compagni che furono prigionieri a Dachau. Los dos estuvieron de acuerdo en que -aunque está escrito objetivamente y es bastante ecuánime- le falta el elemento más esencial, del que estaban Ilenos los días y cada hora en Dachau, o sea, el terror y el crimen. Sono completamente d'accordo con loro, e per questo mi sono sentito obbligato a sottoscrivere che in questo opuscolo non ha riprodotto in tutta la sua realtà la realtà del campo in merito alla sua atrocità, sadismo, ingiustizia, violazione dei diritti sacri e dei diritti naturali della persona, così come tutti i crimini, che a qualunque uomo normale, solo con presenciarlo, avrebbe dovuto congelare il sangue nelle vene
IL CHIERO A DACHAU
Alberto Urbanski (1911-1985)