
Edizioni Carmelitane
Carmelitani e Sant'Alberto di Gerusalemme. Origini e identità
Daniel Papenbroeck, SJ
A cura e traduzione di Patrick Mullins, O. Carm.
2015| 338 pag. | ISBN: 978-88-7288-131-6
Come per gli individui, le origini e l'identità del carisma specifico che dà origine a un Ordine religioso sono strettamente interconnesse. I Carmelitani possono far risalire la loro storia documentata alla Formula di Vita (1206-14 circa) che Alberto, Patriarca Latino di Gerusalemme, indirizzò ad alcuni eremiti latini sul Monte Carmelo e al loro capo, noto solo come "B." Originariamente un gruppo di fratelli eremiti che vivevano sotto l'obbedienza del Priore da loro scelto, il gruppo fu formalmente riconosciuto come Ordine Religioso di frati eremiti quando Papa Innocenzo IV approvò una versione adattata della Formula di Vita di Alberto come Regola Carmelitana nel 1247. I secoli successivi videro la graduale ascesa e il lento declino della cosiddetta "successione eliana", l'affermazione secondo cui, essendo fondato su base monastica dal profeta dell'Antico Testamento, Elia, l'Ordine avesse un'origine molto più antica (nove secoli prima dell'Incarnazione anziché dodici secoli dopo) e un'identità diversa (monaci anziché frati) rispetto a quanto sarebbe apparso durante gli anni centrali del XIII secolo. La successione eliana ha avuto i suoi critici e sostenitori fin dalla sua prima proposta e questo libro ne ripercorre sia la graduale nascita che il graduale declino in seguito all'avvento dell'agiografia critica a partire dalla fine del XV secolo. Con l'affermarsi della successione eliana come tradizione dominante nell'Ordine, il ruolo del Patriarca Alberto di Gerusalemme nella fondazione dei Carmelitani fu dapprima messo da parte e poi oscurato. Nel XVI secolo, ad esempio, persino una figura carmelitana così significativa come Santa Teresa d'Avila non menziona Alberto in nessuno dei suoi scritti. Con il lento declino della successione eliana, tuttavia, il ruolo di Alberto è stato sempre più riconosciuto. Sebbene, da un punto di vista storico, la Formula di Vita sia l'espressione fondante del carisma carmelitano e le due figure fondatrici fossero Alberto e "B.", alcuni preconcetti su cosa dovrebbero essere i fondatori sembrano impedire a molti di riconoscerli come tali, e c'è chi addirittura sostiene che l'Ordine non abbia alcun fondatore. Presentando l'intero processo di sviluppo in un unico volume, questo libro spera di far luce sia sulla vera natura delle nostre origini, sia sulla vera natura dell'identità carismatica che è patrimonio comune di tutti i Carmelitani, un'identità la cui prima espressione Alberto ha plasmato in modo così indelebile.