Edizioni Carmelitane
Il Dossier Bollandista su Sant'Alberto di Gerusalemme
I commentari sui Santi (Acta Sanctorum) di Jean Bolland SJ e dei suoi colleghi 'bollandisti' hanno svolto un ruolo significativo nello sviluppo dell'agiografia critica durante il XVII secolo. A causa dell'impatto della sua sfida formale alla pretesa dei Carmelitani di avere una successione ininterrotta che li legasse al loro presunto fondatore, il profeta dell'Antico Testamento, Elia, il commento di Daniel Papenbroeck su Sant'Alberto di Gerusalemme (1675) è stato forse il più influente di questi commenti. Dimostrando la mancanza di qualsiasi prova storica a sostegno dell'esistenza dei Carmelitani prima degli ultimi decenni del XII secolo, e mettendo in dubbio la presunta antichità degli autori citati a sostegno della loro esistenza, riconobbe Sant'Alberto di Gerusalemme (c. 1150 -1214) Formula di Vita (c. 1206-14) come il primo documento esistente del gruppo che sarebbe poi diventato noto come i Carmelitani. Sebbene il dossier di Papenbroeck su Sant'Alberto sia stato elogiato da coloro che lo hanno recensito prima della pubblicazione, ha portato a una controversia tra Bollandisti e Carmelitani che ha portato alla scomunica formale del suo autore e all'inserimento del commento nell'indice dei libri proibiti. Col tempo, tuttavia, la mancanza di prove storiche evidenziate da Papenbroeck non poté essere ignorata e i presunti santi carmelitani del primo millennio furono infine eliminati dal calendario carmelitano dei santi. Nel corso del ventesimo secolo, la tradizionale rivendicazione dei Carmelitani di Elia come loro fondatore è stata di fatto abbandonata e il ruolo chiave di Sant'Alberto di Gerusalemme nelle origini dei Carmelitani è stato quasi universalmente riconosciuto. Il ruolo centrale del testo di Papenbroeck nel chiarire le nostre vere origini e la storia antica è stato riconosciuto solo di recente poiché la lealtà fuorviante a tradizioni che si sono rivelate prive di fondamento ha lasciato il posto all'apprezzamento che le affermazioni storicamente verificabili richiedono la verifica delle prove storiche. Il testo latino di Papenbroeck non è stato tradotto prima e l'introduzione e le note che accompagnano questa traduzione inglese sono progettate per fornire il contesto e lo sfondo necessari per il lettore moderno. Papenbroeck è stato per secoli lo studio più significativo e più trascurato delle origini dei carmelitani carmelitani e rimane una lettura essenziale per chi discerne le fonti autentiche del carisma carmelitano.