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Dossier Bollandista su Sant'Alberto di Gerusalemme

Edizioni Carmelitane

Dossier Bollandista su Sant'Alberto di Gerusalemme

€26,00

Daniel Papenbroeck, SJ
A cura e traduzione di Patrick Mullins, O. Carm.
2015| 338 pag. | ISBN: 978-88-7288-151-4

I commenti sui Santi ( Acta Sanctorum ) di Jean Bolland SJ e dei suoi compagni "Bollandisti" hanno avuto un ruolo significativo nello sviluppo dell'agiografia critica durante il XVII secolo. A causa dell'impatto della sua sfida formale alla pretesa dei Carmelitani di avere una successione ininterrotta che li collegasse al loro presunto fondatore, il profeta dell'Antico Testamento, Elia, il commento di Daniel Papenbroeck a Sant'Alberto di Gerusalemme (1675) è stato forse il più influente di questi commenti. Dimostrando la mancanza di qualsiasi prova storica a sostegno dell'esistenza dei Carmelitani prima degli ultimi decenni del XII secolo, e mettendo in dubbio la presunta antichità degli autori citati a sostegno della loro esistenza, ha riconosciuto la Formula di Vita di Sant'Alberto di Gerusalemme (c. 1150-1214) (c. 1206-14) come il più antico documento esistente del gruppo che sarebbe poi diventato noto come Carmelitani. Sebbene il dossier di Papenbroeck su Sant'Alberto fosse stato elogiato da coloro che lo avevano recensito prima della pubblicazione, esso diede origine a una controversia tra Bollandisti e Carmelitani che portò alla scomunica formale del suo autore e all'inserimento del commentario nell'indice dei libri proibiti. Col tempo, tuttavia, la mancanza di prove storiche evidenziata da Papenbroeck non poté essere ignorata e i presunti Santi Carmelitani del primo millennio furono infine eliminati dal calendario carmelitano dei Santi. Nel corso del XX secolo, la tradizionale rivendicazione dei Carmelitani di attribuire a Elia il ruolo di fondatore è stata di fatto abbandonata e il ruolo chiave di Sant'Alberto di Gerusalemme nelle origini dei Carmelitani è stato quasi universalmente riconosciuto. Il ruolo centrale del testo di Papenbroeck nel chiarire le nostre vere origini e la storia antica è stato riconosciuto solo di recente, poiché l'errata fedeltà a tradizioni dimostratesi infondate ha lasciato il posto alla consapevolezza che affermazioni storicamente verificabili richiedono la verifica di prove storiche. Il testo latino di Papenbroeck non è mai stato tradotto prima e l'introduzione e le note che accompagnano questa traduzione inglese sono concepite per fornire il contesto e le informazioni di base necessari al lettore moderno. Per secoli, Papenbroeck è stato lo studio più significativo e al tempo stesso più trascurato sulle origini del Carmelo Carmelitano e rimane una lettura essenziale per chi cerca di discernere le fonti autentiche del carisma carmelitano.


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