Carmelite Media
Il prezzo della verità: Tito Brandsma, carmelitano
Questa è la biografia di un carmelitano, nato a Bolsward (Paesi Bassi) nel 1881, che muore nel campo di concentramento di Dachau, in Germania, nel 1942 e viene beatificato come martire della fede cattolica da Papa Giovanni Paolo I il 3 novembre. 1985 Come presidente delle scuole cattoliche e assistente dell'Unione dei giornalisti cattolici nei Paesi Bassi (UCIP), p. Brandsma denunciò con coraggio autentico e profetico il calpestio dei diritti umani e religiosi da parte del movimento nazista, difese gli ebrei così come la libertà educativa, e la stampa cattolica durante l'invasione dei Paesi Bassi.
"È un fraticello pericoloso", gridarono i nazisti e lo arrestarono. Dopo aver sopportato diverse carceri e campi di concentramento, Brandsma si ritrovò nel terribile campo di Dachau dove subì indicibili torture fisiche e morali e subì i famigerati esperimenti biochimici dei nazisti. Fu ucciso con un'iniezione di acido fenico il 26 luglio 1942.
Questa biografia si basa sugli atti del processo di canonizzazione e su biografie stampate in varie lingue. Per comprendere meglio il percorso spirituale di Brandsma, l'autore ha visitato i Paesi Bassi e la Germania, in pellegrinaggio nei luoghi di nascita, vita e morte di questo "martire della libertà di espressione".
Queste pagine vi presentano la vita di un carmelitano semplice e cordiale, di un sacerdote poliedrico, nonché di un giornalista mistico e appassionato, rettore magnifico dell'Università Cattolica di Nijmegen. Ma in tutto ciò Brandsma vive da coraggioso testimone di Cristo, fino a dare la propria vita per la Verità.